C URR ICU LUM
Nome: Giovanni Soria, in arte "Fuin" (faina), antico nomignolo affibbiatoci per distinguerci dagli altri numerosissimi Soria della zona ma anche per risparmiare spazio.
Origini: Piemontese (*), popolo di antiche tradizioni civili e pacifiche, ormai in via di estinzione a causa delle frequenti invasioni, che vive nel Nord-Ovest della penisola italica.
Sesso: praticamente maschile anche se esercito raramente.
Età: variabile in costante e pauroso aumento. (**) vedi over 40
Altezza : medio basso.
Capelli: neri, anzi grigi, cioe' no, bianchi.
Segno zodiacale:,
da quando i piu' grandi esperti di astrologia hanno annunciato una rivoluzionaria
scoperta che permette lo spostamento a piacere delle proprie coordinate australi
con garanzia scritta di pari validita' scientifica.
Vedi il mio sito " come cambiare segno
zodiacale"
Attività: (ex)informatico, ma faccio ugualmente male un sacco di altre cose. Sono non-fumatore e violentemente astemio quindi cacciato per indegnità dal paese del vino che mi ha visto nascere. Non mi interesso minimamente né di politica né di calcio. La politica sarà forse necessaria, il calcio indispensabile per qualcuno. Del resto anche la carta igienica è molto importante ma mi interessa poco anche quella.
La politica e' un enorme pozzo senza fondo dove un gruppo
sempre piu' numeroso di addetti ai lavori si arrogano privilegi e diritti assolutamente
antidemocratici.
Il calcio poi ritengo debba essere eliminato perche' dannoso piu' del fumo e
della droga. Dovrebbe essere almeno reso totalmente gratuito per tutti, come
il sesso che quando e' a pagamento diventa prostituzione.
Stato civile: sposato con due figli, ed è dalla famiglia che ho ricevuto le maggiori soddisfazioni. Un infinito ringraziamento alla moglie che mi sopporta ed ai figli, eccezionali nonostante il padre.
Hobby: tutto ciò che stimola la creatività e la fantasia, in particolare il disegno, la pittura e la caricatura, la satira la poesia satirica e l'umorismo . Ho "scoperto" un metodo di realizzare richieste da tutto il mondo tramite Internet.
Premi:
Sono praticamente da sempre presente nelle principali
rassegne umoristiche e giornali del settore, collaboro abitualmente con televisioni
commerciali e nazionali, Giro il mondo a caricaturare il prossimo, ma pur avendo
ricevuto numerosi riconoscimenti (o proprio per questo), sono abbastanza scettico
nei confronti di tutte le giurie.
Sopratutto da quando ne faccio parte.
Amori e nostalgie: tutte le donne, che sono state cosi' importanti nella mia vita: la carissima moglie che mi ama e mi sopporta nonostante tutto, le ex colleghe di ufficio che hanno resa piacevole e simpatico il mio lavoro, il primo dolcissimo lontano amore con l'illusione che si ricordi ancora di me.
Odi viscerali: I farabutti, gli imbroglioni (fattucchiere, chiromanti, astrologi da strapazzo, imbonitori televisivi ecc.), il razzismo con i suoi derivati (classismo, campanilismo, nazionalismo, patriottismo** ecc.), alcuni fra i più noti politici, i padroni dei cani che ignorano l'uso della paletta (praticamente tutti a giudicare dai risultati), i furbi che non rispettano le code, che passano con il rosso, che parcheggiano sul marciapiede, quelli che "lei non sa chi sono io..", le martemarzotto, le ripadimeano i rutellberluscofferati, i grandi fratelli ed le altre nullità ...ma non si finirebbe piu'.
(*)
Piemontese
"The distance between an Italian and a Piemontese is greater than that between
an Englishman and a Frenchman"
Stendhal
(**) patriottismo
Due categorie di persone mi infastidiscono particolarmente: i fanatici tifosi
delle squadre di calcio e i fanatici delle patrie.
A forza di esaltare la propria squadra e la propria bandiera o la propria religione,
finiscono inevitabilmente per venire alle mani ma, mentre i tifosi di calcio
si menano fra loro, i fanatici delle patrie sono piu' pericolosi perche' pretendono
che a fare a botte ci vadano anche i "non tifosi".
Ecco, io sono un "non tifoso" e vorrei che dai documenti venisse eliminata la
"nazionalita'" come a suo tempo e' stata eliminata la "razza".
Perche', se mi vantassi di essere di razza bianca sarei giustamente considerato
uno sporco razzista ma mi devo sentire orgoglioso di essere nato in una certa
parte del mondo che nel corso dei secolo ha mutato e continuera' a mutare continuamente
nome e confini secondo il capriccio dei vari potenti e prepotenti?
Perche' devo sentire "fratelli connazionali" individui di cui vorrei ignorare
l'esistenza, e stranieri una infinita' di amici che condividono le mie opinioni
ed i miei interessi ?
Perche' qualche fanatico puo' ancora pretendere di disporre della mia vita per
mandarmi a uccidere ed a morire per la sua bandiera in nome del suo patriottismo?
Perche' non si ammette che nessuna calamita' nei millenni ha fatto e continua
a fare tanti morti come il patriottismo ?.
Ben altri sono i confini che ci dividono e che rendono assolutamente obsolete
le "patrie".
apolide
(**)Over
40
Anche tu sei nato prima del 1960 ?:
A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!!
Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza
cinture di sicurezza e senza air bag.
.... E viaggiare nel cassone posteriore di un pick-up,(si chiamavano semplicemente
camioncini) in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale.
I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.
Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, o alle fontane nei boschi non da
una bottiglia.
Che orrore!!
Andavamo su biciclette sgangherate senza usare un casco.
Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo". Ci lanciavamo
dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo
contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere
il problema.... noi da soli!!!
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non
sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in
pericolo.
Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non c'erano
mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa.
Ti ricordi degli incidenti? E delle battaglie a colpi di fionda ?
Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte
piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri
genitori lo sapessero mai.
Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero...
ma nessuno di noi era obeso.
Ci dividevamo una gazzosa con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno
mai morì a causa dei germi.
Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi, nè la TV via
cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè internet; avevamo semplicemente degli
amici. Uscivamo di casa e li trovavamo. Andavamo in bici o a piedi, a casa loro,
suonavamo al campanello, o entravamo semplicemente e parlavamo con loro o giocare
al calciobalilla o al ping-pong.
Figurati: senza chiedere il permesso! da soli! nel mondo freddo e crudele! senza
controllo! Come siamo potuti sopravvivere?!
Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con insetti,
vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse
un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi.
A differenza di oggi, alcuni scolari non erano intelligenti come gli altri e
dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!!!
Non si cambiavano i voti, per nessun motivo.
I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca
in classe nessuno si scandalizzava.
Non esistevano gli psicologi che ci spiegavano le cose della vita e che giustificavano
i conflitti interiori, anche l'educazione sessuale era molto "fai da te", eppure...
qualcosa l'abbiamo imparato.
Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva
dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo
una norma di legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge.
Se ti comportavi male, i tuoi genitori o gli insegnanti ti mettevano in castigo
e nessuno li metteva in galera per questo.
Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO.
I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta
che si andava al supermercato.
I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa.
E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che
volevamo.
Questa generazione ha prodotto molti artisti, inventori, amanti del rischio
e ottimi risolutori di problemi.
Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.
Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a
gestirli.
Tu sei uno di loro. Complimenti !!!
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